Sticky

di Dario Nicoli

Che cosa succede quando un popolo intero pensa male? Quando siamo tutti assorbiti dal clima di critica e di rabbia che si respira in giro? Succede che questo popolo è sintonizzato su ciò che non va, che vive come se all’improvviso dovesse capitare un disastro. Ciò alimenta uno stato d’animo di sospetto e di amarezza, rende inerti le forze positive provocando un atteggiamento di difesa piuttosto che di impegno per il miglioramento delle cose. Fate una prova: sostenere qualcosa di positivo sui social, per esempio che la povertà estrema nel mondo è in continuo calo dal 1820 agli anni più recenti: verrete subito attaccati da una torma di militanti del “pensar male”. Continua

Il dramma di una famiglia che riflette quello di un’intera epoca

Bruno Perazzolo

Luis è un ragazzo promettente e “normalmente inserito nel sistema”. Ha successo negli studi e andrà alla Sorbona …….. Fus, suo fratello, non ha concluso gli studi per il diploma di metalmeccanico, è disoccupato e benchè promettesse bene nel calcio, intorno ai 22 anni, lo abbandona per aderire ad un gruppo di amici di estrema destra. Malgrado l’abisso che li separa, Luis e Fus sono molto uniti tra loro e al padre Pierre ….. la pellicola ci mette di fronte ad una famiglia normale e solidale che, però, verrà comunque travolta dal “cambiamento d’epoca” che, da almeno un decennio, interessa la Francia e tutto l’Occidente

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Dario Eugenio Nicoli

Siamo tutti scossi da quanto sta accadendo sul piano internazionale; è qualcosa a cui non siamo preparati, e che si abbatte come un pugno nel nostro stomaco, scuotendoci da una sorta di torpore individualistico che ha colpito i singoli ed anche le istituzioni.

Stiamo prendendo coscienza del rischio che corre il valore che ci sta più a cuore, ovvero la comunità, intendendo con questa parola quel mondo, come dice il filosofo Jan Patočka, «in cui si deve poter vivere, vivere in comune, in cui si deve essere accettati e ricevuti, ricevere quella protezione che ci permette di assumere i compiti concreti di difesa e di lotta contro ciò che ci minaccia».

Non sappiamo quali sono i contenuti precisi delle trattative in corso tra USA e Russia, che avranno valore solo se sottoscritte dall’Ucraina, la quale presumibilmente chiamerà in causa anche l’Unione Europea come garante della sua sicurezza. Ma sappiamo già da ora che sono accaduti tre grandi cambiamenti, che occorre guardare con realismo perché richiedono altrettante risposte immediate.

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Bruno Perazzolo

Questo “non è un paese per vecchi”. È il titolo del film dei Coen, ma potrebbe ben essere la sintesi del film The Substance ……
Elisabeth Sparkle è stata una Diva del fitness. È sulla soglia della cinquantina e tutto, intorno, glielo fa capire. Viveva agiatamente solo per il suo Pubblico e per il suo Business. Pubblico e Business che, tuttavia, non intendono rinunciare al mito dell’eterna giovinezza ed ai profitti che su questo mito si possono lucrare. Improvvisamente, però, in prossimità della vecchiaia, malgrado lo straordinario “investimento sul proprio corpo”, dal centro della vita si ritrova, sola, ai margini. Messa da parte come si fa con un “contenitore vuoto senza neppure l’obbligo di essere restituito”. Ma ecco che le si prospetta, sull’orlo della disperazione, la possibilità di disporre di “una versione migliore di sé” quando ancora era giovane.
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Dario Nicoli

L’annuncio del ministro Valditara delle nuove Indicazioni nazionali ha scatenato il solito derby tra innovatori e tradizionalisti, un modo di ragionare non solo sterile, ma che crea cortocircuiti curiosi. Ci sono progressisti che fino a ieri proponevano la cultura disinteressata come fondamento dell’educazione dei giovani e che, quando questo tema viene sostenuto dalla destra, la criticano in quanto non terrebbe conto di intelligenza artificiale, Stem e globalizzazione. Ugualmente, colpisce vedere conservatori tradizionalmente liberisti e a favore della tecnologia che si sono convertiti alla letteratura nazionale e all’apprendimento mnemonico.

Ragionare per contrapposizioni non aiuta a capire la realtà ed a procedere nella ricerca di come è possibile vivere umanamente nel tempo nuovo. Risulta molto più feconda la categoria di “glocale” che indica una tensione positiva tra i due elementi di cui è composta, e che emerge sia dalla letteratura –come il cammino di ricerca dell’Università Cattolica con l’Associazione Globus et Locus – sia dalle pratiche di associazioni, imprese ed istituzioni.Continua

Bruno Perazzolo

Il progetto “I Comitati di Prossimità” è stato presentato il 6 febbraio scorso come esito della collaborazione tra il Comune di Biandronno e l’Associazione PensarBene in atto dall’aprile 2023. Quanto segue, però, non intende essere il resoconto della bella serata i cui contenuti sono riportati …. nell’allegato in fondo a questo articolo. La riflessione che propongo si focalizza, invece, su una singola questione emersa, tra le altre, nel corso dell’incontro. Una questione che considero cruciale..

………….. Da decenni, oramai, assistiamo al declino del Welfare State: lo Stato del Benessere. Quello Stato Sociale che ambiva ad assicurare a tutti (cittadini e non) i sevizi essenziali e una vita dignitosa sempre e comunque, “dalla culla alla tomba”. I motivi del declino sono tanti …..
Sta di fatto che, a patire del declino dello Stato Sociale, è la maggior parte delle persone. Le liste di attesa negli ospedali che si allungano sempre di più, le buche nelle strade che si riparano sempre di meno …. etc. etc. Tutto ciò causa sofferenza diffusa, ma indica, anche, che qualcosa di molto profondo, nella nostra “civitas”, non funziona come dovrebbe. Ma di cosa si tratta? Continua

Bruno Perazzolo

Mahin è vedova da trent’anni.  Vive a Teheran. La sua vita si sta chiudendo. Figli e nipoti vivono lontano, all’estero. Li sente, per telefono, impegnati in mille cose che lasciano poco spazio alla conversazione. Anche le sue frequentazioni fuori casa si sono ridotte a fare la spesa o poco più. Il giro di amiche con le quali, in passato, condivideva serenamente molto del suo tempo da pensionata, oramai, per vari motivi, riesce a ritrovarsi solo una volta l’anno, in occasione di un pranzo che, a malapena, per qualche ora, riesce a colmare l’amarezza di tanti mesi di separazione. Mahin, però, non è disperata, non intende rinunciare a ciò che di meglio la vita può riservare all’uomo. Mahin ha una grande idea: celebrare una festa con tutto ciò che la festa comporta
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Dario Nicoli

Monte Wildhorn (interpretato da uno splendido Morgan Freeman) è un anziano scrittore che ha avuto nel passato un certo successo con libri western, ma che ha perso l’ispirazione dopo un lutto familiare ed un incidente che l’ha obbligato alla sedia a rotelle, e che ha sostituito l’amore per la vita con quello per la bottiglia, decide di passare l’estate sulle rive di un lago del Nord America (in realtà Greenwood nello stato di New York), un luogo appartato dal clamore del mondo editoriale e che dovrebbe essere più consono al suo desiderio di solitudine ed autocommiserazione. Ma in realtà egli ha aderito, affatto convinto, all’idea del nipote che desidera ritrovare lo zio che conosceva prima di questa crisi.
………… il film presenta tutti gli ingredienti che potrebbero portare ad un esito scontato e dal tono sentimentale. Un esito che, però, lo scrittore Guy Thomas ed il regista Rob Reiner evitano con grande perizia offrendoci, all’opposto, un quadro delicato e avvincente.Continua

Bruno Perazzolo

Emilia Pérez è stata, “nella sua precedente vita”, Manitas del Monte, un uomo cresciuto in una specie di “porcile umano” dove ha imparato, meglio di tutti gli altri, “la legge del più forte” diventando un potente narcotrafficante, finanziatore di un governo latinoamericano corrotto e criminale responsabile della sparizione e dell’assassinio di migliaia di oppositori politici o di semplici sospettati tali. Emilia Pérez viene aiutata, nella sua radicale trasformazione – di genere ma non solo di genere – da Rita, un’avvocatessa di successo che ha fatto, per sua stessa ammissione, “della sua vita affettiva un deserto e della sua carriera professionale una fogna”. Rita, in definitiva, compie un’analoga mutazione: collaborando alla “redenzione dell’amica” redime anche se stessa. Non si tratta però di un semplice pentimento.Continua

Dario Nicoli

Ho iniziato la lettura dell’Enciclica Dilexit nos (Ci ha amati) di Papa Francesco nella speranza di poter capire meglio il suo pontificato, che fin qui mi è sembrato piuttosto ondivago, e mi sono trovato davanti ad un testo che non solo ha pienamente soddisfatto quell’aspettativa, ma che contiene due altre qualità sorprendenti: è una sorta di manifesto per il risveglio della Chiesa ed inoltre rappresenta la proposta a tutti, credenti e non credenti, per una rinascita del nostro mondo estenuato, spaventato e sull’orlo della disperazione.

Il punto di congiunzione dei tre significati dell’Enciclica sta nel seguente brano: «Il nucleo di ogni essere umano, il suo centro più intimo, non è il nucleo dell’anima ma dell’intera persona nella sua identità unica, che è di anima e corpo. Tutto è unificato nel cuore, sede dell’amore. Se in esso regna l’amore, la persona raggiunge la propria identità in modo pieno e luminoso, perché ogni essere umano è stato creato innanzitutto per l’amore, è fatto nelle sue fibre più profonde per amare ed essere amato».Continua

Bruno Perazzolo

Certo, nel film di Ozpetek uno può vederci tante cose – la solidarietà declinata al femminile, la complessità e le difficoltà dei rapporti umani, l’autobiografia dello stesso regista ecc. – però non è casuale che il racconto si svolga in una sartoria di costumi per cinema e teatro. Al contrario, il “luogo del lavoro”, la “Pratica, improntata da una tradizione di eccellenza” che fa da sfondo alle vicende dei vari personaggi, credo sia la vera “pietra d’angolo” capace di trarre, da tante storie singolari, un solido “NOI CORALE”, che impegna, ma che, anche, alla fine, ti accoglie e ti protegge.
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