di Dario Nicoli
Domenica scorsa con moglie e figlia siamo saliti a Prati Parini, una località bergamasca alle pendici del monte Canto Alto. È una passeggiata di 45 minuti che in poco tempo consente di uscire dal traffico del fondovalle e, dopo aver attraversato il bosco, di giungere ad un crinale posto a 900 metri da cui si può vedere Bergamo alta, la pianura Padana fino agli Appennini, oltre alla catena delle Prealpi Orobie. C’è anche un agriturismo dove si allevano alcuni capi di highlander, bovini originari della Scozia, molto utili per tenere liberi i pascoli dalle piante invasive.
Ma la sorpresa è stata incontrare lungo il percorso numerose giovani famiglie con figli piccoli, e trovare uno spazio verde dove è possibile consumare il pic-nic o fare una grigliata, con gruppi di bambini che correvano, giocavano, raccoglievano rametti. Alcuni sperimentavano gli effetti delle lenti di ingrandimento sulle foglie secche (con stretta vigilanza di alcuni genitori).
Facendo un rapido calcolo, c’erano trenta bambini con 10 coppie di adulti, un segnale in controtendenza rispetto al fenomeno dell’inverno demografico.
Erano saliti da un altro sentiero, più “morbido”, che l’associazione sportiva “Nido” dei Falchi, in collaborazione con “I Ligurù”, un gruppo di pensionati con la passione della montagna, aveva realizzato da due anni proprio per bambini e ragazzi. Un sentiero “incantato” che parte da Sedrina, il paese di fondovalle, lungo il quale si incontrano streghe, gnomi, dinosauri e civette.
Colpisce che un’associazione sportiva abbia maturato da anni l’idea di impegnarsi in progetti, corsi e manifestazioni per la comunità, in particolare per i ragazzi, e che dei pensionati abbiano deciso di fornire lavoro e competenze per la realizzazione di un percorso rivolto ai più piccoli, affinché possano provare la meraviglia e la gioia della montagna, immergendosi in un contesto ricco di stimoli e di bellezza reali.
Questi adulti hanno creato le condizioni per una nuova forma di comunità composta da alcune famiglie che si muovono abitualmente insieme, mentre altre si sono ritrovate casualmente. Ma sono stati i bambini ad unirle, sospinti dalle loro doti naturali: il desiderio di scoperta, la spontaneità dei legami, l’invenzione di giochi semplici e per nulla dispendiosi.
Una nonna ci ha detto: “a casa si annoiano e cercano subito lo smartphone, qui invece sono tanto presi da tutto ciò che scoprono da dimenticarsi completamente delle tecnologie”.
Esiste babytrekking (https://www.babytrekking.it/escursioni/) un sito dove trovare tutte le possibili escursioni per bambini riguardanti Il Trentino, l’Alto Adige, il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia, oltre a due territori austriaci: il Tirolo e la Carinzia.
Ad esempio, in Trentino ci sono 10 sentieri di fiaba e di magia da esplorare in famiglia: Dietro ogni albero, un personaggio misterioso da incontrare – Re Laurino, la Fata Gavardina e il Grillo Parlante della Val Lomasona – e un nuovo gioco da provare: il castello incantato in cui rincorrersi, la carrucola per arrampicarsi, tronchi da suonare e laghi d’erba da fotografare.
Nuove comunità crescono, animate dal desiderio di introdurre i bambini nel meraviglioso mondo della natura. Con una spesa minima, un’esperienza davvero formativa.
Non ho mai capito quelli che dicono che in montagna, nella campagna non c’è nulla. Che bisogna andare in città per incontrare “la vita”. I bambini, in maniera del tutto spontanea, sembrano non pensarla così. Ho la fortuna di vivere in prossimità di prati e boschi e ricordo le mie figlie, con gli amici di scuola, passare interi pomeriggi a fare capanne, allestire negozi immaginari e correre in bicicletta per strade sterrate. Il computer è arrivato molto tardi, richiesto dalla scuola piuttosto che dal tempo libero. I bambini amano la natura, pressappoco come i popoli primitivi, ma poi, i più se ne allontanano. Come mai? Preferisco “non aprire questa pagina” limitandomi a ricordare 2 film e 2 canzoni che sembrano confermare la mia tesi. Avatar 2009 https://www.mymovies.it/film/2009/avatar/ e Avatar – la via dell’acqua 2022 https://www.mymovies.it/film/2022/avatar2/; Il ragazzo della via Gluck, di Adriano Celentano, nella fantastica versione live di Berlino 1994 https://www.youtube.com/watch?v=iVa4WeZ3wJE e Il vecchio e il bambino, testo incantevole di Francesco Guccini, live 1982 https://www.youtube.com/watch?v=rNrNiMUtZpk
Grazie Dario della bellissima storia.
Giusto. Natura e bambini hanno in comune un mondo di vita che trova spontaneamente un’intesa da cui scaturisce una storia di incontri che nutrono la mente, l’anima e il cuore. Mentre la vita di città risulta corrotta dall’onnipresenza dei consumi e costretta entro luoghi innaturali.