Alice Chirico e Andrea Gaggioli ci accompagnano in un viaggio alla scoperta dell’importanza di riconoscere e vivere esperienze di profonda meraviglia. Quando ci accorgiamo di aver incontrato qualcosa di molto più grande, importante e potente di noi, il tempo sembra fermarsi e ci sentiamo come sospesi in un “momento diContinua

Oramai l’opinione è pressoché unanime: il tradizionale binomio lezioni – verifiche non funziona o, almeno, non funziona per la maggior parte degli studenti. Parlano chiaro i dati INVALSI, OCSE PISA e quelli relativi alla dispersione scolastica sia formale sia sostanziale forniti, per esempio, dalla percentuale abnorme dei giovani cosiddetti NEET, cioè che non studiano e che un lavoro neppure lo cercano.Continua

Contributo di Luca Cadili

Nella lingua greca antica la parola dēmiourgòs (dēmiūrgòs) indicava tutti coloro che lavoravano per il popolo, o, più esattamente, tutti coloro che con l’opera delle loro mani venivano incontro ai bisogni dei propri concittadini. Nell’Atene del quinto secolo avanti Cristo i dēmiourgòi costituivano una classe eterogenea che assumeva una propria identità solo allorché essa veniva contrapposta a quella, più definita ed omogenea, dei lavoratori della terra, contadini liberi e braccianti. Dēmiourgòs era infatti chiamato il vasaio, il posatore di pietre ed anche chi abbelliva queste ultime con un’iscrizione o con delle figure in rilievo; dēmiourgòi furono inoltre quei maestri d’ascia che costruirono le veloci navi che sconfissero la flotta dei Persiani a Salamina, le triremi di Temistocle.Continua

Contributo di Daniela Mario

COSA SERVE OGGI ALLA SCUOLA? Problema annoso, quanto ostico, ma nello stesso tempo intrigante, perché ci permette di continuare a ricercare il modo migliore per arricchirci, docenti e studenti.
Ascoltando le interviste degli studenti, a poca distanza dalla conseguita maturità in tempo di Covid, sono rimasta molto colpita dal livello di buon senso e lungimiranza delle loro risposte. Il fatto che siano riusciti a identificare, in poche frasi, quello che per me rappresenta la base della formazione, è stata l’ennesima conferma di quello che penso da tempo e cioè: per capire cosa è meglio fare a scuola, occorre ascoltare i ragazzi.Continua

Secondo Luigino Bruni la differenza tra utopia e esperienza profetica sta nel fatto che quest’ultima “INDICA UN NON ANCORA STANDO SU UN GIÀ”. In altre parole è come se dicesse “IO HO APPENA COMINCIATO, MA IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE”. Con questo intento, noi di PENSARBENE, abbiamo dato voce ad alcuni diplomati della scuola di Gavirate il cui Esame di Stato ha rappresentato l’ottimo esito finale di buone pratiche sviluppate nel corso dell’intero anno scolastico ………

“Per accedere alle singole clip cliccare sul titolo dell’intervista dallo Smartphone, mentre, dal PC, serve cliccare sul titolo della clip che compare sotto la barra di avanzamento del video”
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Il Ministro Patrizio Bianchi ha dichiarato che «Il governo ha riposto la scuola al centro di questo nostro Paese in trasformazione. Il nostro cammino ha due componenti essenziali, riforme e investimenti».

Gli investimenti sono orientati per 13 miliardi agli ambienti (asili e scuole infanzia, mense, palestre, scuole nuove e ristrutturazioni), e per 5,4 miliardi al rinnovamento della didattica. Si tratta di interventi per così dire ordinari, ma che non rappresentano il cuore della strategia annunciata, che consiste nel favorire processi che rendano la scuola capace di una proposta formativa rinnovata.

Qualcosa è rintracciabile nelle riforme che si intendono realizzare, specie le tre principali: l’istruzione tecnico superiore, gli istituti tecnico professionali, l’orientamento.Continua

di Gabriella Morello

Un nuovo modello valutativo valido solo per la scuola primaria?

Il 4 dicembre 2020 il Ministero dell’Istruzione ha rilasciato l’ordinanza n.172 e relative Linee guida per la formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione finale e periodica, indicando le modalità e i tempi di sviluppo di un nuovo modello valutativo nella scuola primaria. Con la pubblicazione di questi documenti si è concluso un iter normativo, a tratti rocambolesco, che ha rimesso in primo piano il miglioramento dell’apprendimento degli studenti, a partire da quell’ordine di scuola in cui tutto comincia. Si tratta di un cambiamento significativo perché in Italia dal 1977 ad oggi si sono susseguiti molti atti legislativi sul tema della valutazione, che hanno di fatto alternato l’uso dei voti all’adozione di giudizi. A livello ministeriale, con quest’ultima scelta, si vuole avvicinare maggiormente la valutazione alle specificità e all’individualità di ogni singolo bambino, dando la possibilità di raccontare il percorso intrapreso e i cambiamenti manifestati dai bimbi per raggiungere i traguardi di competenze, declinati nelle Indicazioni nazionali per il curriculo del 2012.Continua

Scuola aperta

Leggendo numerosi articoli a riguardo (tra cui “Le scuole aperte per tutta l’estate. Ma le lezioni finiranno a giugno” del 04/03/21 su «La Repubblica»), concordo sul fatto che quest’estate le scuole andrebbero tenute aperte. Dobbiamo però considerare alcune questioni insormontabili: Gli studenti e gli insegnanti avranno voglia di andare avanti,Continua