20 settembre ’24 ore 17.30 sul canale Telegram di PensarBene

Con “Anarchia, stato e utopia” (1974), Robert Nozick presenta una difesa in termini filosofici dei principi libertari e una sfida alle idee consolidate della giustizia distributiva ….. L’aiuto dato agli altri spicca in modo particolare nell’elenco di ciò che nessuno dovrebbe fare perché vi è stato costretto; tassando i ricchi per aiutare i poveri lo Stato impone una coercizione ai ricchi violando il loro diritto di usare, come meglio credono, le cose di loro proprietà…….

Continua l’impegno della nostra Associazione sul tema del rapporto tra comunità, libertà, individualismo e democrazia. Al solito, non siamo interessati al solo “raccontarci ciò che pensiamo”. Intendiamo, invece, offrire a tutti uno spazio aperto di confronto e approfondimento amichevoli su temi che, da qualunque parte li si voglia guardare, risultano di urgente attualità per la “qualità della nostra convivenza”. Nello scorso incontro abbiamo trattato dell’Utilitarismo, l’ideologia per molti versi dominante nelle nostre società, nel prossimo incontro tratteremo del Liberalismo nella sua formulazione più generale.Continua

Dario Nicoli

La gran parte dei commentatori ha presentato l’intervista al cardinal Pizzaballa al Meeting di Rimini riportandone il contenuto più “giornalistico”, quello che definisce le consultazioni in corso come l’ “ultimo treno” prima della catastrofe. Ma ciò che ha detto il patriarca di Gerusalemme e dei Latini va ancora oltre, è ricco di messaggi più importanti, che aiutano a comprendere un momento altamente drammatico, nel quale la volontà di distruzione reciproca tra i contendenti sembra rendere vani gli sforzi di molti stati nel cercare una via di tregua, se non di pacificazione.

Essi riguardano tre questioni, in cosa è possibile sperare?  Cosa significa perdonare? Infine, la terza, quella decisiva: cosa si intende per pace ed a cosa occorre che le parti rinuncino per poterla realizzare?

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di Dario Nicoli

Come dicono i filosofi, l’esistenza umana è posta entro un paradosso. Vuol dire che è combattuta tra due pulsioni che sembrano tra di loro inconciliabili: affermare se stesso nel superare se stesso. Ma questo superamento dovrebbe avvenire secondo una dinamica che scaturisce dall’appartenenza ad un mondo di vita comune. Quindi riguarda ancora il proprio io, quella vita dell’individuo che è compresa nel noi.

L’opera del superamento di sé appare particolarmente ardua nei nostri tempi, soprattutto perché l’io ha troppe cose da conservare e troppi pensieri da cui doversi distaccare. Il cittadino dell’Occidente porta sulle spalle il peso di un ego non indifferente, che rappresenta sia un’opportunità (ricerca di pienezza) ma anche una gabbia (dominio dell’ego). Ecco due esempi letterari, con esiti contrari, ambedue tratti dallo stesso tentativo di liberazione da se stessi, quello che si compie nel viaggio e nell’avventura.
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In continuità con i temi sin qui sviluppati, riguardanti “le sfide della democrazia” e il rapporto tra “comunità e libertà”, PensarBene, lo scorso incontro del 17 maggio, ha messo al centro del proprio confronto la nozione di giustizia, tratta dal libro di Michael Sandel “Giustizia, il nostro bene comune”. Nel prossimo incontro del 19, affronteremo il primo dei tre capitoli in cui abbiamo suddiviso questo argomento, trattando della principale corrente etico – morale che, a tutt’oggi, esercita una presa preponderante e maggiormente diffusa in Occidente: quella dell’Utilitarismo.Continua

di Dario Nicoli

Domenica scorsa con moglie e figlia siamo saliti a Prati Parini, una località bergamasca alle pendici del monte Canto Alto. È una passeggiata di 45 minuti che in poco tempo consente di uscire dal traffico del fondovalle e, dopo aver attraversato il bosco, di giungere ad un crinale posto a 900 metri da cui si può vedere Bergamo alta, la pianura Padana fino agli Appennini, oltre alla catena delle Prealpi Orobie. C’è anche un agriturismo dove si allevano alcuni capi di highlander, bovini originari della Scozia, molto utili per tenere liberi i pascoli dalle piante invasive.
Ma la sorpresa è stata incontrare lungo il percorso numerose giovani famiglie con figli piccoli, e trovare uno spazio verde dove è possibile consumare il pic-nic o fare una grigliata, con gruppi di bambini che correvano, giocavano, raccoglievano rametti. Alcuni sperimentavano gli effetti delle lenti di ingrandimento sulle foglie secche (con stretta vigilanza di alcuni genitori).

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di Bruno Perazzolo

Film tratto dall’omonimo romanzo capolavoro di Philip Roth, premio Pulitzer 1998

Low, Seymour e Merry Levov fanno, insieme, tre generazioni: il padre di Seymour, Seymour stesso e la figlia di Seymour. Una storia, la storia di una parabola, che inizia col mito americano, ottimamente rappresentato dalle certezze granitiche, e persino comiche, del vecchio Low, prosegue, declinante, nel dubbio e nei sensi di colpa che si insinuano nel figlio di Low, Seymour, per terminare nella tragedia della figlia Merry: prima terrorista poco più che adolescente e, poi, rinunciante jainista. American Pastoral porta in primo piano la storia di una famiglia, quella dei Levov, che sembrava predestinata alla “gloria eterna”.

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a cura delle redazione di PensarBene

Con l’auspicio che la diffusione dell’incontro – intervista del 18 maggio scorso possa suscitare, in relazione ai molteplici spunti offerti, ulteriori contributi di riflessione, pubblichiamo il video integrale degli interventi ricordando che l’incontro – intervista si è tenuto presso la sede di Family Way, con la presenza di Silvia Grigolin, Presidente dell’Associazione, Simonetta Vanin, Vicepresidente, le operatrici Stefania Volpato (Noale), Silena Radich (Spinea), Sabina dalla Nora (Monsuè) e Marilena Zanette (Silea), le ex corsiste Maria Cristina Bordin e Marina Coan, la docente Anna Germinario e come genitore Edda, mamma di Letta.
Si sono collegati, a distanza, AnnaMaria Tosatto, Assessore alle Politiche sociali di Noale (VE), e Leonio Milan, sindaco di Mansuè (TV).Continua

di Bruno Perazzolo

La regia di Gábor Reisz, mette in scena una storia semplice: Budapest, Abel, un ragazzo di 18 anni, è innamorato dell’amica Janka, che, però, è innamorata del suo prof. di storia. Probabilmente inconsapevole, Abel sembra “vendicarsi”. Non gli piace la storia e all’esame di maturità, proprio su questa materia, non spiccica parola. Il resto della pellicola lo fa lo sfondo dell’Ungheria di Orbàn  e una coccarda con i colori nazionali appuntata sulla giacca del ragazzo maturando.

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Vivere Le Comunità Insieme! Le Case Anni Verdi e Le Case Anni d’Oro

Introduzione al video

 di Silvia Grigolin

I progetti Le Case Anni Verdi ® e Le Case Anni d’Oro ®, promossi dall’Associazione Family Way, prevedono che i bambini e gli anziani, accolti ogni giorno nei vari servizi, ubicati in territori diversi e anche lontani tra loro, possano vivere la comunità e sentire di appartenervi.

L’idea di fondo è che non occorra necessariamente andare lontano per fare grandi scoperte: accanto a noi ci sono mondi che incantano, persone da frequentare, luoghi da valorizzare e preservare perché fanno parte di un Bene Comune, di tutti, che deve poter avere un valore per le generazioni future. Anche questo è Fare Comunità.Continua

Dopo le interviste alle Associazioni del Comune di Biandronno e ai rappresentanti delle Istituzioni Locali del Comune di Pinerolo, ora la nostra ricerca si focalizza su alcuni casi di “cittadinanza attiva” che consideriamo particolarmente interessanti per l’originalità della proposta e/o per lo specifico contesto operativo.Continua