di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini
Il film illustra molto bene uno stile di vita leggero, perfettamente postmoderno. Si tratta di alcuni episodi della vita di Cassandre, una giovane donna assistente di volo, il cui profilo personale, incentrato sull’assenza di legami, la flessibilità e l’apertura a nuove esperienze, corrisponde esattamente al tipo di persone che le compagnie aeree di un certo livello ricercano. Tramite questa pellicola, la regia mette in scena una storia relativamente priva di sorprese, lineare e tutto sommato normale che non concorre certo a tenere lo spettatore “incollato allo schermo”. Pertanto, sono i primi piani e, soprattutto, le inquadrature del volto della protagonista, a fare la differenza rivelando, per mezzo del linguaggio del corpo, un’inquietudine e un disagio profondo che di tanto in tanto traboccano subito repressi dal ritmo di vita frenetico che scorre sopra le nuvole e negli aeroporti. Se nel film “Tra le nuvole”, regia di Jason Reitman con George Clooney (Ryan Bingham), a viaggiare leggero è un cinico professionista di alto livello esperto nei licenziamenti, qui si tratta di una ragazza di buona indole e con una qualifica lavorativa assai modesta, ma con la stessa “visione del mondo”. Come direbbe Pier Paolo Pasolini: la società dei consumi e del mercato globale ha fatto quello che neppure lo stato totalitario era stato in grado di fare: trasformarci tutti, poveri e ricchi, operai e manager, in perfetti borghesi eliminando, quasi del tutto, la stessa possibilità di un punto di vista alternativo sulla realtà della condizione umana. Regia di Julie Lecoustre e Emmanuel Marre, con Adèle Exarchopoulos, Alexandre Perrier, Mara Taquin, Jonathon Sawdon, Genere Commedia, – Belgio, Francia, 2021, durata 110 minuti. Il film, al momento, mi risulta si possa vedere solo nelle sale cinematografiche.