di Bruno Perazzolo, Emanuela Gervasini e Gabriella Morello
Regia di Adam McKay, con Timothée Chalamet, Leonardo DiCaprio, Melanie Lynskey, Jennifer Lawrence, Cate Blanchett. Genere Commedia, USA, 2021, durata 145 minuti. Il film, che certamente consigliamo, è stato prodotto in chiave caricaturale – grottesca. La regia ricorda, per certi aspetti, lo stile di Quentin Tarantino. I personaggi sono spesso stilizzati, la rappresentazione simbolica è ostentata, a volte puramente cinematografica, ma, proprio per questo, idonea ad orientare l’occhio dello spettatore su alcuni aspetti salienti di un sistema democratico giunto al limite del collasso. Incapace, non solo di visione del futuro, della più elementare lungimiranza, MA PERSINO INADATTO A COGLIERE L’ARRIVO DI UN ASTEROIDE, “OGGETTIVAMENTE” BEN VISIBILE, CHE PRESTO DISTRUGGERÀ L’INTERO PIANETA. Il fattore chiave dell’apparente paradosso di una società iperinformata e supertecnologica incapace di vedere il muro sul quale sta andando a sbattere, è LA SEPARATEZZA. La politica, occupata dalle lobby e intenta ad ottimizzare il consenso, ha perso il contatto con i cittadini oltre che con la realtà. L’elite imprenditoriale, deresponsabilizzata dalla sua funzione sociale e emancipatasi anche dal legame con “madre natura”, progetta la conquista di altri pianeti nel mentre è portata ad assumere, in questo mondo, rischi crescenti nella convinzione che tanto, qualora dovesse esserci il sinistro, saranno gli altri a pagare. Infine, i media e il popolo. I primi dediti all’intrattenimento infinito, al sensazionalismo, a catturare l’attenzione delle persone sottratte alla vita delle rispettive comunità e alla “fatica di pensare” per essere consegnate, da ultimo, all’”anomia frastornante della pubblicità”. Il secondo, il popolo, ridotto ad una babele di individui arrabbiati e impotenti. In questo desolante panorama fa capolino, vero giano bifronte, la SCIENZA. Una vecchia conoscenza, figlia della ragione illuministica un tempo sorta a sancire l’emancipazione dell’uomo da ogni ordine trascendete ed ora richiamata in causa a fronte di un’umanità che ha perso la fiducia in se stessa. Nel film gli esperti ci informano che il meteorite sta arrivando, ma ci suggeriscono anche come trasformare la minaccia in una rischiosa opportunità: trarre un sacco di dollari e di posti di lavoro dai minerali chi esso, il meteorite, contiene. Cosa scegliere? A chi spetta l’opzione? La scienza non lo può dire e neppure la democrazia. Se c’è infatti una cosa che caratterizza il nostro tempo, è il fatto che, ovunque, sono rimasti in pochi a decidere la sorte di tutti. Sennonchè il finale non giustifica una conclusione del tutto tragica. Al contrario: finalmente consapevoli del limite, della morte imminente dalla quale “nullu homo vivente pò scappare”, ciascuno ritrova nei propri cari, intorno alla sacralità della tavola, il coraggio della verità, di tenersi per mano in una preghiera che restaura la nostra umanità restituendoci così all’universo misterioso dal quale siamo venuti e al quale, nostro malgrado, siamo sempre appartenuti.
Ho visto il film e l’ho trovato molto interessante. Una commedia che fa pensare. Lo consiglio a tutti. Grazie per la recensione!
Ho visto il film e propongo una diversa interpretazione del finale: mentre la massa esce all’aperto per guardare l’arrivo del meteorite, non riuscendo ancora ad essere consapevole della tragedia imminente in quanto abituata a fare da spettatrice, il piccolo gruppo che si ritrova per condividere insieme la fine evoca una debole nostalgia di Dio, aiutato dalla preghiera del commensale meno integrato. Salvo che per questa piccola luce, la scena è dominata da persone incapaci di capire ciò che sta accadendo, di porsi in modo umano di fronte al mistero del reale.
Complimenti ai redattori di questo articolo. Il film e direi anche il titolo stesso, fa fare tantissime riflessioni su come siamo messi male. Già il titolo ti dice di non guardare in faccia la realtà e di non preoccuparti di nulla (della serie neghiamo anche l’evidenza, questo mi ricorda tante posizioni attuali di negazionisti di ogni tipo). Vivi di novità e beviti un sacco di stupidaggini che ti rendono la vita light e senza pensieri. Anche la tecnologia digitale ti aiutera’ a essere sempre più imbecille e felice(perché ti stacca dalle tue mozioni e da te stesso) ed in più salverà il mondo….come ben dimostrato nel finale.