Dopo alcuni anni di sbandamento sia di là che di qua dall’Atlantico, con l’Italia in veste di partner pericolante, nel G7 della Cornovaglia i paesi democratici hanno dato un segnale di vitalità nelle parole come nei simboli. Si è ricostituito il blocco delle democrazie, è stato individuato con chiarezza l’avversario nelle potenze autocratiche e nei regimi dittatoriali sparsi nel mondo, sono stati messi in chiaro i valori di questa alleanza e si sono infine prefigurati gli strumenti di intervento.
Che l’operazione abbia una consistenza reale, l’ha capito immediatamente Putin: dopo aver giocato al “bullo” con i vicini e con gli oppositori, sollevato dal non essere inserito nella lista nera degli avversari (dove primeggia l’Iran in compagnia della Cina), si è subito disposto al dialogo su un’agenda concreta, consegnando al mondo una frase rivelatrice “a Biden non sfugge niente”.
Tre sono gli insegnamenti che emergono, validi per tutti, specialmente per le scuole e le università:
- l’Occidente la smette di giocare con l’autodenigrazione e si riconosce nei valori portanti della sua vicenda storica, con buona pace dei sostenitori della cancel culture, la malattia degli intellettuali liberal, passati senza vergogna dal fronte della libertà a quello dell’ostracismo verso chi non la pensa come loro.
- L’ordine mondiale ha bisogno di un fronte democratico e di una chiara guida: l’America non è solo un’alleata, ma si propone anche come potenza leader dell’Occidente. Non più seguendo la dottrina Bush dell’imposizione della democrazia nel mondo, e neppure quella di Trump, un misto di impreparazione e narcisismo, ma una politica della franchezza e della cooperazione condizionale.
- Non bastano la diplomazia e le sanzioni: le democrazie hanno bisogno di rinnovare se stesse tramite pensieri ben pensati, il rilancio della partecipazione comunitaria, la tutela della salute mondiale, la lotta per la giustizia, e non per ultima la svolta green, così da suscitare una rinascita nel popolo l’onore dell’essere cittadini liberi, dotati di una solida identità, rispettosi degli altri, in grado di autocorrezione e capaci di perseguire grandi mete per il bene di tutti.