Dalla Redazione di PensarBene un augurio per il 2022
Cosa significa augurare per il prossimo anno “tante cose belle”? certamente la classica triade composta da salute, successo, amore. Ma lo diciamo poco convinti, come una frase scaramantica, perché sappiamo che probabilmente dovremo convivere ancora con la pandemia, che i rapporti con gli altri (e con noi stessi: le due cose sono strettamente legate) continueranno ad essere problematici, che le questioni emerse dal confronto-scontro sui vaccini – libertà, scienza, comunità, legge, democrazia – influiranno decisamente sui nostri stati d’animo, che la minaccia ecologica sarà sempre incombente.
Su tutti questi temi è emersa una vociante ed aggressiva tribù di “perfetti” composta da persone convinte di essere depositarie di valori indiscutibili tanto da investire chi non la pensa come loro con commiserazione e cattiveria, provocando l’avvelenamento degli animi e la brutalizzazione delle relazioni.
Quello che si presenta è un clima di imbarbarimento del dibattito pubblico che deriva da un sentimento di totale sfiducia nei confronti di ogni autorità e che sfocia spesso in un delirio complottistico al centro del quale vi sarebbe un gigantesco e tentacolare moloch mosso dall’istinto di distruzione di ogni libertà ed assetato di potere perseguito tramite tecniche sempre più raffinate di sottomissione.
Sullo sfondo si coglie un sentimento di inquietudine e di rabbia che va oltre le classiche divisioni in ceti e classi, istruiti e non, abitanti delle città o dei borghi, e che sfocia in un desiderio di solide certezze cui aderire come adepti di comunità identitarie.
Nella politica – lo diciamo spesso – ha fatto irruzione il tema dell’identità. È un’epoca senza precedenti in cui le nostre esistenze si svolgono entro una scena tumultuosa caratterizzata da un nuovo tipo di inquietudine che rimbalza dalla vita sociale all’anima e viceversa, il cui epicentro si colloca nelle regioni profonde della nostra civiltà. Siamo come esseri che hanno smarrito la chiave della felicità, una perdita tanto grave e decisiva da porre in crisi il senso della vita comune e la speranza per un futuro migliore.
Per comprenderlo, ci viene in aiuto John Dewey quando afferma che le persone, prima che dall’istruzione, devono imparare dall’esperienza ovvero «sperimentare il mondo fuori di noi per formarcene un’idea». A noi pare che l’errore di ogni proposta di “nuova scuola” consista nel presupporre che gli alunni possiedano un’esperienza precedentemente acquisita che li abbia inseriti in modo positivo e responsabile nella realtà. al contrario, essi spesso mancano, come gli adulti, della consapevolezza di partecipare ad un’ “intelligenza sociale” in forza della quale potersi identificare come persone che compongono una società, dotate di interessi comuni che derivano dall’abitudine ad un confronto aperto, gentile, disposto a condividere e crescere insieme.
Nel tumulto dell’esistenza odierna, con la sua inquieta confusione di privato e di pubblico, risulta decisivo ciò che Dewey chiama “conversazione”, ovvero quelle situazioni poste nella vita ordinaria dove si sveglia la capacità di osservazione e di ragionamento e si stimola il tentativo di immaginare insieme una risposta ai quesiti che occupano la nostra mente.
Dalla sua frase “la democrazia comincia con una conversazione”, traiamo il nostro augurio per il 2022: che sia per tutti un tempo di buona conversazione innanzitutto nelle piccole comunità, il terreno più propizio all’avverarsi di uno spirito di cittadinanza basato sul dialogo e sulla sincera sollecitudine per tutti. Queste esperienze di fraternità quotidiana servono ad acquietare gli animi surriscaldati, a fondare il senso morale e sollecitare una disposizione positiva nel mondo. Per noi non è solo un auspicio, ma anche un preciso impegno in quanto abbiamo deciso di imprimere una svolta a Pensarbene così da essere un aiuto per chi intende sviluppare la bella conversazione. Troverete un sito più semplice e stimolante, e temi che aiutano a scoprire ed approfondire il senso di un dialogo autentico, principio della democrazia e della ricerca di una vita buona. In quest’ottica, per il nostro prossimo incontro, abbiamo messo a tema LA MERAVIGLIA COME CHIAVE DI ACCESSO AL MISTERO, ALLA CONOSCENZA DI SE STESSI E DEGLI ALTRI. L’incontro verrà calendarizzato nel mese di gennaio e potrà essere introdotto e successivamente arricchito con una serie di commenti e contributi che verranno pubblicati nel nostro sito. A presto.
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