I testi (e le immagini) proposti verranno vagliati dall’Amministrazione di PensarBene in base al rispetto delle quattro regole seguenti:
Interventi meditati
L’intervento non rappresenta una reazione immediata o uno scritto “di getto”, ma deve avere il carattere della riflessione; ciò richiede un giusto distacco dalla lettura del testo, una meditazione, una scrittura rivista in modo da perfezionare il proprio pensiero.
Ciò contribuirà ad arricchire il confronto con testi di critica positiva ed aggiunte rilevanti.
Interventi documentati
L’intervento non costituisce solo l’esposizione del punto di vista personale, ma deve prevedere un rinvio – in una misura essenziale – a testi, autori ed organismi culturali che consentono di collocare il nuovo contributo entro un confronto più ampio. Ciò mantenendo uno stile chiaro e lieve, in modo da rendere accessibile la comprensione di quanto scritto.
Interventi rispettosi delle regole del confronto civile
Possiamo riassumerle in quattro indicazioni:
- non rivolgere all’autore ed alla sua opera espressioni irrispettose, ma considerarne sempre il tratto positivo, esprimendo le critiche in forma dialogica e con toni educati;
- non estrapolare dal testo un brano o una frase su cui concentrare i propri strali, senza tenere conto dell’insieme del testo, specie nei suoi chiaroscuri;
- non attribuire all’autore una convinzione granitica quando il testo esprime invece il senso di un cammino di ricerca;
- non concepire il confronto come uno scontro tra posizioni irriducibili, ma tendere sempre ad un arricchimento reciproco, esprimendo anche nei toni la convinzione che il confronto sarà arricchente per lo scambio e la crescita dell’intera comunità.
Interventi lievi
Levità – l’antica eutrapelìa – è la virtù del «volgere al bene» ogni cosa, di saper stare con gli altri, di stare bene nel proprio spazio di mondo. Essa è il segno del «saper vivere». Nel confronto culturale, significa evitare di guardare la realtà esclusivamente dalla prospettiva dei problemi e dall’ossessione della decadenza, preferendo la ricerca dei segni epifanici, quelli che indicano le forze positive che aprono al futuro.
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Questa frase esprime bene il senso delle regole indicate:
«Il dialogo nasce da un atteggiamento di rispetto verso un’altra persona, dalla convinzione che l’altro abbia qualcosa di buono da dire; presuppone fare spazio, nel nostro cuore, al suo punto di vista, alla sua opinione e alle sue proposte. Dialogare significa un’accoglienza cordiale e non una condanna preventiva. Per dialogare bisogna sapere abbassare le difese, aprire le porte di casa e offrire calore umano.» PAPA FRANCESCO