Bruno Perazzolo

Prendendo spunto dall’articolo di Dario Nicoli “Lusso per l’anima: uno slogan orrendo che rivela il conflitto tra autentico e strumentale” un’ulteriore riflessione sul rapporto tra lusso, anima e festa.

Al solito, l’articolo di Dario stimola toccando temi fondamentali. Siamo alla vigilia del Natale, è nulla risulta più opportuno di questa riflessione sul rapporto tra ciò che è autentico e ciò che è strumentale, tra ciò che è superfluo e ciò che è necessario, tra il lusso e l’anima. In particolare, l’articolo di Dario esprime molto bene, credo, un sentimento diffuso, un “indefinito disagio”, per non dire “una sorta di tradimento” che, più o meno, tutti avvertiamo “appena al di sotto della nostra coscienza”. Un disagio che, in genere, tendiamo presto a rimuovere, per non restarne paralizzati, incapaci proseguire una corsa affannosa che, in coscienza, sappiamo che non porterà da nessuna parte.
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