Evviva il mercato – evviva lo Stato
A proposito del rapporto tra sviluppo economico (creazione di valore) e riforme della Pubblica Amministrazione, della Giustizia e dell’intervento regolativo dello Stato in economia (cosiddette semplificazioni).
“Evviva il marcato – Evviva lo Stato!”, sembra la tipica affermazione keynesiana, ma intende essere qualcosa di diverso. Nel modello keynesiano l’intervento dello Stato è inteso come “rimedio ai fallimenti del marcato”. Anche i testi scolastici, in genere, affrontano il tema dei rapporti Stato – Mercato nella stessa maniera; come se Stato e Mercato potessero esistere separatamente. In altre parole esiste qualcosa che si chiama Mercato che però non è capace, da solo, di fare alcune cose. Ecco, dunque, che interviene lo Stato che rende possibile il funzionamento ottimale del Mercato. In definitiva, questo modo di ragionare ha radici profonde che rimandano, penso, all’opposizione Stato di Natura versus Società Civile. Il problema è che lo Stato di natura non ha nulla a che spartire con il Mercato come lo intendevano gli economisti classici.Continua