Bruno Perazzolo

“De gustibus non est disputandum”, secondo il vocabolario Treccani, è una frase latina NON classica che sta a significare “che i gusti sono soggettivi e ognuno ha diritto ad avere i suoi, per quanto strani possano sembrare ad altri”. È, questo, un motto che si adatta perfettamente all’utilitarismo. Cos’è bene? Cos’è male? Ognuno, nei limiti dell’ordine pubblico, non solo, di fatto, la vede a modo suo, ma, persino, ha diritto di vederla come gli pare. Alcuni potrebbero trovare utile o, addirittura, “moralmente obbligatorio” bluffare in affari[1], altri potrebbe scoprire gratificante aiutare le persone in difficoltà. Questione di gusti e fare classifiche sarebbe sbagliato. Ognuno ha le sue preferenze e l’utilitarista le pone tutte sullo stesso piano e ne misura “il piacere” che deriva dal corrispondervi, sempre con lo stesso metro. Sta qui il punto di maggiore condivisione tra liberalismo e utilitarismo ……

Andando, però, oltre la condivisione di questo fondamentale principio dell’Occidente e della Modernità, tra Utilitarismo e Liberalismo iniziano i guai.Continua

In continuità con i temi sin qui sviluppati, riguardanti “le sfide della democrazia” e il rapporto tra “comunità e libertà”, PensarBene, lo scorso incontro del 17 maggio, ha messo al centro del proprio confronto la nozione di giustizia, tratta dal libro di Michael Sandel “Giustizia, il nostro bene comune”. Nel prossimo incontro del 19, affronteremo il primo dei tre capitoli in cui abbiamo suddiviso questo argomento, trattando della principale corrente etico – morale che, a tutt’oggi, esercita una presa preponderante e maggiormente diffusa in Occidente: quella dell’Utilitarismo.Continua

La redazione di PensarBene

Con questo, ed altri due video – podcast che seguiranno, come richiesto da molti nostri soci e lettori, la nostra Associazione Culturale intende fornire un ulteriore strumento per avvicinare, chi fosse interessato, all’approfondimento di un filosofo: Michael Sandel, classe 1953. Continua